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domenica 31 agosto 2014

Anziane picchiate fino a perdere i sensi, rapinatore romeno arrestato per l’8a volta



Pericoloso e violento rapinatore arrestato a Trieste: picchiava le anziane per rubargli i gioielli

31 agosto – Un modus operandi da brividi quello utilizzato da Marin Iulian, nato il 14 agosto del 1988 a Bucarest (Romania), che per rapinare donne anziane le colpiva con un pugno al volto o alla testa, così da lasciarle senza sensi a terra, mentre lui le spogliava di tutti i gioielli.
A segnalare la presenza del violento rapinatore in città era stata la Squadra Mobile di Padova, che conosceva bene Iulian visto che in poco più di due mesi era stato arrestato e denunciato per sette volte con le accuse di rapina aggravata, furto aggravato e reati simili.

Lo scorso 23 agosto, nella città veneta, messo ha segno una efferata rapina ai danni di una 70enne: agli inquirenti l’uomo ha spiegato (con una freddezza agghiacciante, ha dichiarato questa mattina il dottor Fabio Soldatich della Squadra Mobile di Trieste – in foto con la dottoressa Denise Mutton -) di aver notato dei gioielli addosso alla vittima in un bar, di averla seguita fin dentro l’atrio del suo condominio, per poi colpirla con un pugno in pieno volto e, dopo averle strappato di dosso i preziosi, essersene andato. L’anziana è tutt’ora ricoverata in ospedale per le lesioni subite, tra l’altro è rimasta a terra priva di sensi per circa mezz’ora.

Non pago di questo assalto, Iulian, insieme a due complici, si è spostato a Trieste per compiere altre razzie prima di tentare la fuga con i bottini in Romania. Ieri mattina, intorno alle 11, ha messo a segno un’altra rapina con lo stesso modus operandi: ha individuato la preda per strada, l’ha seguita fino al suo condominio in via Brunelleschi; salito in ascensore con lei, nel momento in cui l’anziana stava mettendo piede sul pianerottolo di casa l’ha colpita con un violento pugno dietro la nuca. Anche in questo caso la povera donna ha perso i sensi ed è rimasta in balia dell’assalitore che le ha portato via orologio, braccialetto e orecchino (l’altro, a causa de violento urto, è caduto nella tromba dell’ascensore) tutti d’oro. Solo dopo diversi minuti, i vicini si sono accorti della donna sdraiata a terra e, pensando si trattasse di un malore, hanno chiamato il 118. Una volta in ospedale (dov’è ancora ricoverata), la donna si è svegliata (era ormai pomeriggio) e ha raccontato l’accaduto.

A questo punto la Squadra Mobile si è messa sulle tracce dell’uomo e, grazie alle notizie riportate dalla Mobile di Padova, hanno intercettato Iulian lungo le vie del centro con la fidanzata incinta di quattro mesi, ma non per questo meno colpevole: infatti, dopo un’attenta perquisizione, all’interno del regiseno della ragazza sono stati trovati l’orecchino e parte del braccialetto in oro rubati all’anziana la mattina stessa. Gli altri oggetti invece sono stati ritrovati in un “Compro oro”.

A completare il quadretto criminale familiare c’è poi il fratello della ragazza, che al momento del fermo dei due, era già in Questura per dei fatti commessi in mattinata. Questo, con l’aiuto di una pinza nascosta sotto un giubbino, cercava di borseggiare le anziane lungo via Carducci. Per sua sfortuna alcuni passanti si sono accorti di questo comportamento sospetto e hanno avvertito un poliziotto di quartiere che lo ha fermato e fatto condurre in Questura dai colleghi della Squadra Volante.

Una volta ricostruito il quadro, la Squadra Mobile è riuscita a recuperare parte del bottino che i tre avevano raggruppato nel corso dei loro mesi di permanenza tra Padova e Trieste: abbigliamento (con ancora i cartellini e placche antitaccheggio), oggetti in oro, contanti per 900 euro. Molti di questi erano all’interno di un deposito alla stazione degli autobus, dove i tre volenvano recarsi per fuggire alla volta della Romania.

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